Con validità dal giorno di pubblicazione, ovvero l’8 luglio, a firma del Direttore dell’Ufficio DIPP3 Germano Di Corinto, il Masaf ha pubblicato una circolare che riepiloga, razionalizza e riforma gli adempimenti di allevatori e proprietari di razze Orientale, Anglo-Arabo e Sella italiano.
Come previsto dal Decreto 30 settembre 2021, “Gestione e funzionamento dell’anagrafe”, con il quale la competenza sull’anagrafe degli equidi è passata al Ministero della Salute, la Direzione generale per l’ippica procede all’iscrizione dei puledri ai Libri genealogici per i cavalli delle razze Orientale, Anglo-Arabo e Sella italiano e al rilascio del documento di identificazione (passaporto) quale Ente selezionatore autorizzato alla tenuta del Libro genealogico.
E proprio nell’ambito di queste competenze, la circolare mira a operare un riassetto generale degli adempimenti. Lo scopo è accelerare, ottimizzare e migliorare gli adempimenti. Vediamo in sintesi quali.
Identificazione velocizzata
I puledri devono essere identificati, ai sensi della normativa di riferimento, entro 12 mesi dalla nascita. Al fine di velocizzare il completamento della necessaria istruttoria è opportuno, comunque, che la maggior parte dell’attività identificativa possa essere effettuata dai veterinari entro il 31 ottobre dell’anno di nascita del puledro.
DNA
Non possono essere iscritti al Libro genealogico i puledri per i quali i relativi genitori siano deceduti senza il deposito del DNA ovvero nel caso in cui agli stessi non possa essere effettuato il prelievo del campione biologico perché non reperibili e, comunque, in tutti i casi in cui manchi il DNA anche di uno solo dei genitori.
Cavalli importati o scambiati tra Stati UE
Fermo restando che gli allevatori devono effettuare direttamente, mediante l’apposita funzionalità della BDN, l’iscrizione in detta Banca dati dei cavalli importati o scambiati tra Paesi membri, rispettando le tempistiche previste dall’art. 15 del decreto 30 settembre 2021 del Ministero della Salute per la registrazione di questa tipologia di informazione, la circolare precisa: che per i puledri, nati all’estero e importati entro il 31 ottobre dell’anno di nascita al seguito della madre. La denuncia deve essere inviata mediante PEC al momento dell’importazione della fattrice con il puledro al seguito e nell’oggetto deve essere indicato chiaramente “puledro nato all’estero”.
Emissione del passaporto
Come previsto dalla normativa comunitaria e dal D.M. del Ministero della Salute 30 settembre 2021, il MASAF assegnerà il codice UELN al momento della prima identificazione del puledro. L’attribuzione del codice UELN dal 2023 non coincide più con l’iscrizione del puledro al Libro genealogico di riferimento, ma individua l’Organismo di rilascio che ha effettuato la prima identificazione del puledro.
L’iscrizione al Libro genealogico del cavallo sella italiano, anglo-arabo o orientale avverrà, infatti, con il rilascio del passaporto previa attribuzione del relativo numero. Il codice UELN costituisce, inoltre, il riferimento univoco per il trasferimento dei dati in BDN e il riferimento per qualsiasi accesso alle basi dati informatizzate affinché il proprietario effettui gli adempimenti necessari sul sistema VETINFO.
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Il punto degli allevatori
A seguito della Circolare Masaf, ieri il mondo allevatoriale ha espresso la propria posizione in merito, evidenziando ‘l’altra faccia della medaglia’ in un comunicato che è apparso su Cavalli d’Italia e analoga lettera che è stata inviata a tutti gli allevatori e al Masaf stesso.
Secondo il parere degli allevatori, la Circolare Allevatoriale di fatto ricalca quella del 2024 senza incidere minimamente sulle problematiche che l’analoga circolare della passata stagione ha generato sul comparto seppur talvolta – e questo va detto a chiare note – per una poca attenzione nel rispetto delle specifiche e delle normative in essa contenute da parte di alcuni allevatori.
Si legge nella nota: “Nelle scorse settimane, CAVALLI D’ITALIA aveva sollecitato per le vie brevi e per quelle formali il MASAF al rilascio della Circolare Allevatoriale 2025, con la premessa e l’auspicio, però, di arrivare a un documento in grado di venire incontro alle tantissime istanze della base degli allevatori.
Tuttavia, presa visione della Circolare Allevatoriale pubblicata gli allevatori – spiegano – non nascondono la propria delusione anche perché l’associazione, recependo, e condividendo pienamente le tante criticità sollevate dagli allevatori per email, per telefono ed anche di persona, da mesi le aveva riportate al Dirigente Dipp III del MASAF con la costruttiva intenzione di arrivare a delle migliorie.
Al proposito CAVALLI D’ITALIA e ANACSI si erano rese disponibili ad affrontare insieme agli uffici del MASAF la possibilità di apportare modifiche alla ‘Circolare Allevatoriale’, di semplificare ove possibile le normative o, quanto meno, di attualizzare il documento per renderlo ‘competitivo’ con le procedure di gran lunga più semplici e rapide di quelle degli altri stud-book stranieri ai quali sempre più allevatori – ahinoi – decidono anche per questo di iscrivere i propri puledri seppur nati in Italia.
Per onore di verità va sottolineato che sull’argomento c’è stata la piena disponibilità del Direttore generale della Direzione generale per l’ippica, Ing. Remo Chiodi che aveva anche dato disposizione di convocare una riunione da remoto per lunedì 7 luglio con tutte le associazioni allevatoriali e il dirigente e funzionari della Dipp III come concertazione per la stesura della Circolare Allevatoriale 2025.
Riunione che si è tenuta, ma che non ha sortito alcunché malgrado CAVALLI D’ITALIA e ANACSI avessero redatto un documento inviato giorni prima, mettendo nero su bianco per la seconda volta alcune proposte (in calce riportate in forma schematica) su cui confrontarsi per migliorare e facilitare alcune parti della circolare in questione.
Senza entrare nel merito della dialettica che si è sviluppata nel corso della riunione (per inciso vogliamo sottolineare che le norme sono fatte per essere rispettate, ma anche per essere cambiate se non più funzionali al raggiungimento di un obiettivo), quello che avvilisce è il fatto che una riunione convocata per essere propedeutica alla stesura concertata di un documento importante come la Circolare Allevatoriale, sia stata di fatto inutile e, soprattutto, intesa dalla Dirigenza della Dipp III come ‘via libera’ alla pubblicazione del documento tal quale alla bozza predisposta dagli uffici del MASAF.
Bozza che avrebbe invece dovuto essere discussa e rivista, ma che, evidentemente, a priori era già considerata come documento definitivo visto che nemmeno 24 ore c’è stata la pubblicazione.
Pertanto CAVALLI D’ITALIA esprime il suo rammarico perchè è stata persa un’occasione per provare a risolvere alcune problematiche cogenti. Una grandissima occasione l’ha però persa anche il MASAF che avrebbe potuto dare un segnale di vicinanza e di concreto supporto agli allevatori.
Senza criticare le scelte dei singoli allevatori, per noi anche un solo puledro nato in Italia che viene iscritto ad un libro genealogico straniero rappresenta una sconfitta. Evidentemente negli uffici del MASAF non sono dello stesso avviso, senza minimamente rendersi conto di avere in mano le sorti del Sella Italiano.
Malgrado ciò CAVALLI D’ITALIA conferma la sua massima disponibilità a collaborare con il Ministero in piena e trasparente sinergia e collaborazione istituzionale.
CAVALLI D’ITALIA chiede pertanto, per l’ennesima volta, l’attivazione di un tavolo tecnico congiunto MASAF-Associazioni di categoria degli allevatori del Sella Italiano per affrontare e discutere insieme le criticità che gli allevatori riscontrano nello svolgimento della propria attività. L’auspicio è che si possa finalmente arrivare e procedere congiuntamente in maniera strutturale e continuativa alla valutazione di eventuali sviluppi/evoluzioni future su aspetti normativi e selettivi come, è dato di sapere, sta avvenendo con l’associazione degli allevatori del cavallo trottatore.
Proposte presentate al Dirigente MASAF DIPP III in data 12 dicembre 2024 e 3 luglio 2025:
- Tempi brevi di identificazione puledro al fine dell’emissione del passaporto entro 6 mesi dalla presentazione della denuncia di nascita – NON ACCETTATA.
- Presentazione delle domande di registrazione dei riproduttori stranieri contestualmente alla denuncia di nascita del puledro mediante PEC e identificazione della fattrice straniera contestualmente all’identificazione del puledro – NON ACCETTATA.
- Registrazione di passaggi di proprietà anche in comproprietà dal 01 gennaio 2026, anche per il cavallo sella italiano come già previsto per purosangue e trotto vedi circolare n. 147238/2025 – NON ACCETTATA.
- Invio della comunicazione di cessione di embrione contestualmente alla denuncia di nascita del puledro – NON ACCETTATA.
- In caso di vendita di puledro/cavallo all’estero presentazione di comunicazione per PEC senza necessità di richiedere i documenti del soggetto straniero, ma mediante presentazione di autocertificazione del DPR n. 445/2000 allegando copia della fattura di vendita e del TRACES (TRADE Control and Export System) – NON ACCETTATA.
- Nuova modalità di selezione dei giovani riproduttori maschi mediante performance-Test (documento licenziato anche dalla CTC) – NON ACCETTATA”
Fonti Masaf e Cavalli d’Italia